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Conferenza programmatica del progetto “MONTETNA abitare il vulcano, memorie tecniche e natura”.

Avvisi, In evidenza    0 Commenti     27/12/2024

Conferenza programmatica del progetto “MONTETNA abitare il vulcano,
memorie tecniche e natura” – Sabato 28 dicembre 2024 ore 10.30 presso la sede dell’Ente Parco dell’Etna

L’Ente Parco dell’Etna, col patrocinio dell’Assessorato regionale del
Territorio ed Ambiente, il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, la
Fondazione Federico II ed il supporto operativo dell’Archeoclub d’Italia, ha
organizzato, e sta per dare attuazione, ad una serie di iniziative volte al
potenziamento ed alla valorizzazione dell’area in cui insiste il Parco dell’Etna,
ed alla divulgazione delle peculiarità del sito Monte ETNA – Patrimonio
dell’UNESCO.
Il sito “Monte Etna” è stato iscritto nella World Heritage List in base al
Criterio VIII tra i dieci indicati nelle Linee Guida operative per l’attuazione
della Convenzione del Patrimonio Mondiale. Secondo tale criterio, il sito di
eccezionale valore universale deve “costituire una testimonianza straordinaria
dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di
vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche
della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche
significative”.
In particolare l’idea è quella di garantire la salvaguardia di un quadro
complessivo di manufatti – ormai diventati parte del paesaggio – fatto di rovine
e ruderi sparsi per l’intero territorio etneo.
Infatti nei secoli si è costituito lungo il territorio del Parco un patrimonio
diffuso di fabbriche – oggi – in gran parte dirute e in rovina; piccole case,
magazzini, stalle, rifugi, persino antichi monasteri e palmenti, abbandonati,
degradati, destinati a sparire o peggio ancora trasformati secondo logiche che ne
snaturerebbero il senso.
L’ente Parco dell’Etna, in ragione della propria mission, anche
autorizzativa, con il progetto “MONTETNA abitare il vulcano, memorie,
tecniche e natura”, si propone di avviare una riflessione specialistica e
multidisciplinare, per creare un catalogo di suggerimenti e buone prassi, da

rendere disponibili per chi vuole vivere il territorio del parco in armonia con
esso e nel rispetto delle motivazioni che hanno consentito al Monte ETNA di
essere inserito nella “World Heritage List”.
Quindi valorizzazione e fruizione del patrimonio immobiliare esistente
guardando all’architettura ed alle tecniche costruttive tipiche del territorio etneo,
nel rispetto della tradizione, senza per questo rinunciare alla modernità e
all’innovazione, ma con la sensibilità verso quella modalità progettuali e
architettoniche che possano enfatizzare la memoria, innovandola.
Il progetto intende partire dal rilievo e dalla modellizzazione dei
manufatti nella disponibilità dell’Ente Parco dell’Etna, in particolare l’Ex
Convento dei Benedettini, sua sede, il Palmento, destinato ad area museale, i
ruderi della prima edificazione, le mura di cinta ed i serbatoi idrici, per creare
un catalogo di buone prassi, che aspira a diventare guida nel restauro e
ristrutturazione di immobili siti nell’area del Parco.
Il progetto consta di:
● una prima Conferenza Programmatica;
● una attività laboratoriale (di ricerca, studio e prototipizzazione di un
modello di sviluppo del Parco secondo il focus delle attività) e di
workshop, con il coinvolgimento di più soggetti, attori del territorio
(Università, Ordini Professionali tecnici, Esperti del Monte Etna e delle
sue Peculiarità, CTS, Ispettorato Forestale, Sovrintendenza BB.CC.AA.,
Enti Locali, etc.);
● una fase di disseminazione dei risultati, con conferenza finale e diffusione
di una pubblicazione.
Prenderanno parte ai lavori Il Presidente dell’ARS, l’Assessore regionale
del Territorio ed Ambiente, la deputazione del territorio, i rappresentati
dei 20 comuni del Parco dell’Etna, il Sindaco della Città Metropolitana, i
rappresentanti dell’Università, degli ordini professionali di Architetti,
Ingegneri e i cittadini del territorio.
Il Commissario Straordinario
Giovanni Riggio

Nota Stampa del Parco

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